La rubrica che ti porta a scoprire i Tarocchi
SCOPRI I SEGRETI DEL TAROCCO SOPRAFINO

Autore Ferdinando Gumppenberg (attivo tra il 1809 e il 1846 ca.) Milano 1835 ca.
La storia
Ferdinando Gumppenberg è da considerare l’innovatore e l’ideatore più geniale nel campo dei fabbricanti di carte da gioco in Italia, nel XIX secolo.
Originario di Monaco di Baviera, giunge a Milano nel 1809 e porta con sé, oltre alle innovazioni produttive e il bagaglio di esperienze apprese presso l’importante Fabbrica J. Fetscher, il gusto della novità e delle mode che le popolazioni in Germania e in Austria avevano già potuto gradire a partire dalla seconda metà del ‘700. Tutti i mazzi in uso in Italia, per i vari giochi allora praticati, vengono totalmente ridisegnati avvalendosi di abili incisori. Nel 1830 circa, Gumppenberg affida a Carlo Della Rocca il compito di rinnovare il Tarocco classico di 78 carte. In sostanza il vecchio Tarocco xilografato, ormai superato. Della Rocca, abile e stimato disegnatore, incide su metallo questo mazzo con estrema raffinatezza e cura, tanto da essere riconosciuto come uno dei più affascinanti mazzi di carte italiani, pur rispettando le figure classiche. Il Tarocco denominato Soprafino ebbe tale successo che fu copiato, più o meno integralmente sia in xilografia, in incisione e litografia, sino alla fine del secolo XIX.
I Tarocco Soprafino ai giorni nostri
Ancora oggi questo mazzo viene considerato una vera e propria opera d’arte, proprio per questo motivo possiamo trovare svariate riproduzioni, ma non tutte sono state in grado di mantenere inalterato il sapore e il romanticismo che lo stesso Gumppenberg ha ricercato affidandosi alle mani esperte di Carlo della Rocca.
La ristampa del mazzo originale che è riuscita a catturare e mantenere questi antichi sapori è sicuramente quella proposta dal Meneghello Edizioni, che nonostante l’avvento della tecnologia continua a produrre mazzi di Tarocchi artigianali.
Ovviamente un prodotto di questo lignaggio, non può essere prodotto in grandi numeri. Attualmente viene proposta la III Edizione con esemplari numerati di 2000 copie. Consiglio questo prodotto a tutte quelle persone che hanno maturato la consapevolezza che un mazzo di Tarocchi non è un banale mazzo di carte, ma è in primo luogo un’opera d’arte che desidera entrare in profonda connessione con la nostra anima, sfruttando tutti i nostri sensi, partendo da quello più scontato, ovvero la vista, a quello meno considerato, in realtà indispensabile in un consulto, il tatto.
Percepire sotto le proprie mani un contatto diretto con una carta raffinata ci predispone ad ascoltare il messaggio degli Arcani con uno stato d’animo diverso e più consapevole, ma soprattutto totalmente diverso rispetto alla più diffusa carta plastificata che tende a essere fredda e sterile, comunque distaccata, che non ci permette di assaporare la sua storia che d’altronde è anche la nostra.
Visita il sito il Meneghelo Edizioni: https://www.ilmeneghello.it/